La musica che unisce: esperienze e riflessioni dei genitori

La musica che unisce: esperienze e riflessioni dei genitori
2 Dicembre 2025 Emanuele Casale

Sono già lontani i giorni del Saggio finale e, a Mondomusicale, è iniziato un nuovo straordinario anno nel quale siamo entrati tutti carichi di belle emozioni.

Le foto del saggio ci hanno mostrato fin dove possano arrivare la dedizione e la passione dei bambini, e questo ci ha commossi ancora una volta.

Oggi, però, vogliamo dare voce – e merito – a uno dei pilastri portanti della nostra realtà: i genitori.

Nei giorni frenetici delle prove, mentre attendevano il turno dei propri figli, abbiamo intervistato alcuni di loro, scoprendo molte similitudini e qualche tenera verità.Ci hanno raccontato di come la musica incida sulla vita, sul tempo e sullo sviluppo della personalità dei bambini.

“Di chi è stata la decisione di suonare uno strumento?”

Molti dei genitori intervistati sono musicisti, o comunque hanno competenze musicali, e quindi la risposta è stata spesso scontata. Ma merita una menzione speciale la piccola allieva che ha cominciato a chiedere di avvicinarsi al pianoforte a quattro anni e ha insistito per altri due prima che mamma e papà la accontentassero.
Una bimba tenace, seppur timida e introversa, quasi una piccola veggente: oggi la musica è diventata il suo strumento principale per esprimere emozioni nascoste.

“Come ha influito la musica sul carattere del bambino?”

«Quando è triste o nervosa – racconta la madre della bimba tenace – lei non dice niente e si siede davanti al pianoforte. Ha trovato nella musica il modo per canalizzare la sua emotività».

Chi ha due figli che suonano e frequentano la scuola afferma che la musica agisce in modo diverso a seconda della personalità, sempre però in maniera positiva.
I bambini iperattivi aumentano la soglia di attenzione e concentrazione; quelli più calmi e riflessivi sperimentano la creatività. C’è infine chi, pur mantenendo un carattere timido, grazie alla disciplina e al metodo ha imparato a prendersi cura del proprio spazio, in modo non escludente ma selettivo, anche rispetto ai coetanei con cui si circonda.

Tutti concordano nel riconoscere alla musica una funzione altamente educativa: favorisce l’ascolto, il rispetto, la coordinazione; aumenta la sicurezza nelle proprie capacità e il senso di sé. Allo stesso tempo rappresenta per i bambini un momento di divertimento, tanto che non vedono l’ora di partecipare alla lezione, nonostante gli impegni delle attività extra scolastiche rendano le loro settimane già molto dense.

Quando la musica è presente in una famiglia già incline, è sempre una presenza preziosa; ma quando entra in casa grazie a un bambino, diventa una meraviglia.
Per questo la domanda era inevitabile:

“Vi viene voglia di suonare insieme a loro?”

La passione che i bambini mettono nello studio del proprio strumento invoglia certamente chi possiede una base musicale, e capita spesso che i genitori si siedano accanto ai figli per suonare insieme.
Anche chi non ha competenze musicali, però, viene coinvolto da una curiosità contagiosa: la musica finisce comunque per creare un momento di sperimentazione comune e di gioiosa condivisione.